mercoledì 21 marzo 2012

RIFORMA LAVORO COME ..LE “ NOZZE COI FICHI SECCHI

E’in fase di arrivo in parlamento, la riforma del mercato del lavoro, con l’ intenzione di modificare via decretazione d’ urgenza , l’ art.18 ,col plauso benemerito di Napolitano ma nel disappunto della CGIL e dissensi e fratture probabili all’ interno del PD .Nulla di nuovo che riduca la precarietà ,la disoccupazione ,il lavoro nero e la flessibilità gia’ in corso da anni, con la famigerata legge 30 ,si ipotizza in sostituzione una fumosa flex security ,demagogica e senza risorse vere che andra’ a regime ma solo nel 2017, con l’ ASPI, la nuova assicurazione sul lavoro e di fatto prevale il modello MARCHIONISTA sul lavoro .
In sostanza nulla cambia se non in peggio !non potendo svalutare competitivamente l’ euro e stampare moneta da immettere davvero in progetti di”ricerca e sviluppo” che non ci sono ! c’è solo la svalutazione del LAVORO e dei lavoratori e l’ esecuzione pedestre dei diktat e dei compitini demenziali a base di AUSTERITY-NEOLIBERISTA e tagli ,imposti dalla padrona d’ Europa e della BCE che pare di esclusiva proprieta’ non di 17 stati afferenti all’ euro ma della sola Germania e della s.ra Merkel.
E’ paradossale riscontrare che quello che non riusci’ ad Adolf Hitler con montagne di macerie e cadaveri, dal 1939 al 1945 ,sparsi per tutto il vecchio continente, per il sogno dell’ egemonia tedesca sull’ Europa , stà ben riuscendo e malauguratamente ma pacificamente ,ad una sconosciuta signora,venuta dalla nebbie della ex DDR.
Se è vero che le ricette Monti e Fornero hanno fatto scendere lo spread è anche vero che si è smontato un sistema pensionistico allungandolo negli anni e peggiorandolo,colpendo circa 200mila lavoratori preventivamente esodati dal lavoro, per lo piu’ ultra/cinquantenni e in attesa di conseguire la pensione che rischiano in attesa, di non avere stipendio e garanzie .
L’ inasprirsi parossistico della pressione fiscale su accise carburanti e una selva di addizionali regionali nel continuo del “patto di stabilità” ,mette sempre piu’ in crisi il 50% della popolazione italiana ,quella dei bassi salari ,indebitata,figli a carico o disoccupati e con pochi risparmi alle spalle. L’ insolvenza dello Stato poi a saldare fatture verso piccole e medie imprese fornitrici,è causa addirittura di suicidi e fallimenti a raffica , nella stretta creditizia che operano le banche, nonostante siano state finanziate con pare ben 126 miliardi di euro in Italia.,dalla BCE ad interessi irrisori dell’ 1% !
DALLA CRISI 2008 ALLA CRISI 2012 quindi ! un continuo nella catarsi demenziale della reiterazione degli errori di un neoliberismo tirannico e fallimentare che stà devastando già, la vita di molti paesi europei,EURO ,come:- Portogallo,Irlanda , Spagna e Grecia oltre al nostro !
SIAMO ANCORA NEL BUIO DEL TUNNEL SENZA INTRAVEDERE L’ USCITA E LA LUCE da un disastro che pare senza correttivi e soluzioni e se gli USA a mezzo della Federal Reserve stampano ed immettono moneta, allargando ed espandendo il loro super debito pubblico, non riescono neppure loro a contenere e a correggere la crisi già del 2008 e dei sub prime! ,in Europa è ancor peggio, perché non c’è neppure questa possibilità di immettere valuta nel lavoro e nello sviluppo ma solo l’ erogazione di danaro a pioggia, a salvare banche private e interconnesse nel disastro finanziario generale e suo progressivo e devastante alimento in reiterazione coatta !
COME USCIRNE ? NON SI SA’ …
LE MISURE ANTINFLATTIVE FEROCI IMPOSTE DLLA S.RA MERKEL ED EUROTECNOCRATI NEOLIBERISTI, CAUSERANNO di sicuro L’ AMPLIARSI GEOMETRICO DELLA RECSSIONE EUROPEA ..quindi l’ indebitamento degli stati salira’ e certamente il FISCAL PACT non servirà a ridurre gli effetti ma ad implementarli,cronicizzando la CRISI EUROPEA e rendendola devastante.

I CASI SONO DUE :
o si mette in discussione la GLOBALIZZAZIONE ECONOMICA NEOLIBERISTA ridando peso e valore al LAVORO alla DEMOCRAZIA ai DIRITTI e alle produzioni locali necessarie e quindi ai popoli e al concetto stesso del “diritto al lavoro”, al benessere civile e sociale ,ALLA QUALITA’ DELLA VITA, ridando peso alle PERSONE e alle comunita’ umane statuali e sociali ,o si và verso un crollo generale del sistema economico occidentale, verso l’ imbarbarimento della coesione sociale, nel progredire geometrico della miseria e dell’ indigenza.

P@OLO G@STALDO mercoledì 21 marzo 2012