Non ho mai visto un operaio diventare cavaliere del lavoro.E non ho mai visto un cavaliere del lavoro cadere da una impalcatura.
Tebe dalle Sette Porte, chi la costruì ? Ci sono i nomi dei re, dentro i libri. Son stati i re a strascicarli, quei blocchi di pietra? Babilonia distrutta tante volte,chi altrettante la riedificò ? In quali case, di Lima lucente d’ oro, abitavano i costruttori? Dove andarono, la sera che fu terminata la Grande Muraglia,i muratori? Roma la grande è piena d’ archi di trionfo. Su chi trionfarono i Cesari? La celebrata Bisanzio aveva solo palazzi per i suoi abitanti? Anche nella favolosa Atlantide,la notte che il mare li inghiottì,affogavano urlando aiuto ai loro schiavi. Il giovane Alessandro conquistò l’ India da solo? Cesare sconfisse i Galli. Non aveva con sé nemmeno un cuoco? Filippo di Spagna pianse quando la flotta gli fu affondata. Nessun altro pianse? Federico II vinse la guerra dei Sette Anni. Chi oltre a lui l’ ha vinta?Una vittoria ogni pagina. Chi cucinò la cena della vittoria?Ogni dieci anni un grand’ uomo. Chi ne pagò le spese ?
Dimenticatemi Liberamente pubblicata da Giulia Corvaglia il giorno domenica 15 aprile 2012
Ci stanno modi di morire che danno il tempo di pensare ...non abbastanza tempo per capire tutto,ma abbastanza per comprendere il tradimento. Non tutti i morti ammazzati hanno la possibilità di poter guardare in faccia il proprio carnefice,io l'ho avuta...ho osservato i suoi occhi infuocati di odio volutamente ...mi ha dato il tempo di percepire che mi aspettava lì da un paio di secoli.Oggi provo a tornare. PARE che nessuno più tema i morti, più paura dei vivi...com'è giusto... PARE che la verità nascosta sotto terra non valga niente... PARE che il ricordare il morto serva solo a placare coscienze inquiete... e PARE SOLTANTO tutto quello che NON E'perchè solo mentre guardi in faccia chi ti uccide puoi riconoscere troppi altri volti che in battaglia ti hanno camminato accanto nel deserto, tra la folla, nella rivolta. Perchè poi, diciamolo, la favola degli occhi bendati è favola appunto. E' la favola di chi non vuole ascoltare i morti, non per paura, assodato che quelli non spaventano più,ma per comodità. Ho sempre mantenuto una sorta di rispetto per chi è riuscito ad apprezzare le comodità. Io non ci sono mai stato bene dentro, per indole credo. C'è chi ha marciato su territori neutri facendo finta di non sentire le urla provenire dall'inferno di Dio, di non vedere il marcio nelle idee perverse di un paradiso inventato dai nemici dello stesso Dio. E' per questo scambio non preciso tra bene e male che ho visto il rancore secolare negli occhi di chi martoriava il mio corpo. L'ho compreso in poche ore, dopo intere giornate trascorse in terra PARE non mia
Così provo a tornare. Con le ossa a pezzi la carne a brandelli la pelle ormai andata il passo lento del morto che prova a tornare. Il pensiero Indipendente e l'azione Indipendente sono praticamente IO ma PARE che IO non sia servito a tanto se non ad alimentare altro odio odio su odio, polemiche e dispute tra le parole come se le parole fossero Indipendenti dal pensiero Umano. Pacifista, Attivista, Guerrigliero etichettarmi PARE sia un modo per lavarsene le mani da questa storia che dopotutto PARE mi sia andato a cercare. Beh, perdonatemi se mi dissocio da fantomatiche aggregazioni di alienati che hanno fatto del mio nome una bandiera. Non ho mai creduto nelle bandiere, e' vero che PARE mi abbiano ammazzato perchè ne portavo frequentemente una tra le mani ma quella voleva essere simbolica di una richiesta di giustizia era un richiamo per un Dio Popolo Umano Confuso Devastato Deturpato Provo a tornare per chiedere di Liberarmi non dal mio carnefice ...troppo tardi gente, ma dalle vostre menti allucinate. Lasciatemi morire liberamente senza Pace, come senza Pace ho vissuto porto con me l'odio che ho osservato, che ho visto muoversi sugli oppressi poi su di me. Non ve lo lascio no, mi porto via anche l'odio, provo a tornare per questo. PARE che la morte non elimini i vizi ed io tra i vizi che PARE avessi posso dire di aver sempre dato prorietà al vizio di muovermi liberamente nell'Interesse degli altri. Una fatica. Sono Stanco, ho fatto l'ultimo sforzo. Dimenticatemi Liberamente. Pronunciate il mio nome soltanto quando riuscrete ad ascoltare le urla, chiamatemi mentre starete lottando per una vita che non sia la vostra, in mezzo ad un qualsiasi mare...di guai, e mentre starete insegnando ad un bambino a muoversi per una qualsiasi forma di giustizia. Ricordatemi raccontando a quel bambino che Io Aspetto Giustizia. Per tutto il resto del tempo, Dimenticatemi Liberamente.